I 3 migliori libri di Eduardo Sacheri

Se di recente ha indicato, nella voce dello scrittore argentino Claudia Pineiro, che la narrativa argentina avesse una voce femminile, ora mi occupo della corretta rettifica delle generalizzazioni per parlare anche del L'argentino Eduardo Sacheri. Perché questo narratore di Buenos Aires rappresenta anche quel ricambio generazionale di cui ogni campo creativo ha bisogno e sviluppa con l'impronta dello spontaneo, risvegliando creatività e ingegno con quella magia del caso, abilità e dedizione.

Il caso di Eduardo Alfredo è quello di un professore con un formidabile bagaglio letterario accumulato parallelamente alla sua formazione storica. Ma è anche il caso dell'appassionato del re dello sport, più re che in tutta l'Argentina), un mondo del calcio sul quale ha rivolto anche quel compito narrativo che unisce sport e cultura (come qui un servitore ha umilmente provato a fare con il mio romanzo breve Real Saragozza 2.0)

Ma parlare del più importante Eduardo Sacheri è entrare in molti altri romanzi con quell'inevitabile contesto argentino, inevitabile per ogni scrittore di quel paese che ha bisogno di contribuire con la sua visione critica, ma che punta all'universalità dell'umano con personaggi intrisi di emozioni di base e trame diverse che appena puntano al genere noir ci sorprendono con avventure sempre rabbiosamente vitali tra esistenziale, sociale e persino politico.

3 libri consigliati di Eduardo Sacheri

Il funzionamento generale del mondo

Nonostante la nostra comune convinzione contraria, c’è senza dubbio una saggezza trascendente nella giovinezza. Solo da giovani si impara a conoscere il funzionamento generale del mondo, almeno nella sua versione amichevole, quando c'è ancora tempo per provare, qualunque sia la volontà verso cui ci si spinge. I ragazzi di questa storia sono quegli uomini saggi sul punto di inciampare sulla stessa pietra, disposti solo a rialzarsi ancora e ancora. Alzarsi per affrontare nuovamente il mondo con l'unica saggezza che solo il coraggio di un cuore giovane può uscire indenne da tante cadute...

Il viaggio alle cascate dell'Iguazù di Federico Benítez e dei suoi figli è già stato organizzato, ma una telefonata dell'ultimo minuto altera i piani: un vecchio e insostenibile debito di gratitudine, lo costringe a cambiare rotta e partire, con quei due adolescenti scontenti verso la resistenza, verso la lontana Patagonia.

In quattro giorni di viaggio, questo uomo egocentrico e goffo racconterà ai giovani una storia nascosta che è la sua, la sua e quella della sua adolescenza senz'anima, la sua e quella del Primo Torneo Interdivisionale di Calcio del Collegio Nazionale Normale Arturo Del Manso, giocato nel 1983. E quel torneo di calcio, con la sua arbitrarietà, con i suoi trucchi, con la sua meschinità ma anche con la sua grandezza, con le sue luci e ombre, sarà per questo quindicenne un laboratorio di vita, di quella volontà uscire trasformato.

Sotto forma di racconto di viaggio, romanzo di iniziazione, Eduardo Sacheri ci intrappola in un appassionante racconto di legami umani e ci mostra come nell'immenso fregio del potere si possa improvvisamente ritagliare una figura generosa capace di cambiare il corso di una vita .

Essere felici era questo

Scrivere di sentimenti senza cadere in una vuota affettazione è sempre una sfida per chiunque stia per scrivere sul tema dei temi: l'amore. È vero che le possibilità salgono alle stelle perché al di là di una possibile definizione, l'amore si reinventa in ogni anima, in ogni momento e in ogni nuova situazione.

La genitorialità è uno strano legame tra il razionale e il naturale, tra l'idea di un essere creato dalla tua costola, ma che non potrà mai essere così intenso come la gestazione materna e il sentimento al di là di tutto che questa nuova persona sia il tuo tempo futuro, che non vivrai più.

Tutto quell'amalgama di sensazioni irrompe nella vita di Lucas quando proprio quella, la sua vita, attraversa una fase desertica di emozioni, nichilista e critica a malincuore. Improvvisamente Sofía…, l'adolescente che è sua figlia e del cui passato non sa nulla. Una giovane donna che una volta era sola al mondo dopo la morte della madre, con la quale Lucas l'ha concepita anni fa.

L'incontro finisce per essere un placebo esistenziale per entrambi, motivazione e confessione, nuova fede nella vita e speranza, tutta quella somma di principi attivi necessari perché il passato non ti divori.

Essere felici era questo

La domanda dei loro occhi

Sono pochi quelli che non hanno visto il film Il segreto dei loro occhi, basato su questo romanzo. Uno di quei film meritori nella sua traduzione sul grande schermo. Il racconto ci colloca in un presente in cui Benjamín Chaparro evoca i duri anni della dittatura argentina, con un comportamento spregevole dello Stato sotto molti aspetti, con la violenza come risposta politica e con i legami ineludibili con una Guerra Fredda che trovava in lontani Argentina: una strana cassa di risonanza.

Il Benjamin di oggi naviga attraverso i sensi di colpa che la sua omissione in un caso di omicidio ha prodotto in lui. Era "solo" un funzionario della giustizia, ma ha perso l'occasione per rendere la giustizia più evidente... Quegli anni duri che hanno attraversato decenni sono stati capaci di far emergere il peggio di molti, ma sono serviti anche a risvegliare grandi valori in cui Volevano rompere con quell’eredità inquietante diffusa in tutte le sfere sociali.

La domanda dei loro occhi

Altri libri consigliati di Eduardo Sacheri...

La notte della centrale elettrica

Le proteste a mani nude sono nate ai tempi del corralito, in quell'Argentina senza liquidità che negava ai suoi cittadini il semplice fatto di prelevare soldi dal bancomat. L'instabilità sociale stava per portare a qualcosa di più serio.

E in mezzo a quella tensione troviamo questa storia di personaggi sul filo del rasoio, in quella strana posizione che ci fa vedere, attraverso i loro occhi, quella frase banale di "ciò che è veramente importante", salute e sopravvivenza. In linea di principio, il romanzo inizia con la realtà frustrante di alcuni amici che vogliono avviare un'impresa. Ed è qui che la storia assume un dinamismo affascinante.

Gli otto soci non sono disposti a perdere i loro investimenti, rubati da uno Stato incapace di sostenersi con le proprie risorse. Quindi la rapina sembra l'unica via d'uscita, con quell'ideale di Robin Hood che cerca solo un risarcimento, una giustizia elementare.

Il personaggio di Perlassi, trasformato nel leader della band, ci guida attraverso ogni tipo di sensazione e serve a introdurci alle motivazioni di ognuno. Con il naturale sguardo critico su quello che è successo, Sacheri ci fa godere di un romanzo molto divertente con un tocco brutale.

La notte della centrale elettrica
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