I 3 migliori libri di Rafael Tarradas Bultó

L'arrivo di Raffaello Tarrada alla letteratura è un interessante contrappunto all'etichetta, se non allo stigma, della narrativa della saga familiare associata alle penne femminili. La prospettiva si apre così oltre Maria Dueñas o Anne jacobs, per citare due scrittori emblematici imbevuti di questa corrente profusa.

Certo, aiuta anche un certo punto di interesse sociale attorno alla stessa famiglia Bultó, da cui proviene Rafael. Perché tutto parte da lì, evocando trascorsi familiari che si legano a una più ampia evoluzione storica del nostro Paese.

Recuperando scenari e circostanze reali, i suoi primi, sorprendenti e fortunati romanzi portano quell'indubbia verosimiglianza che raccontano ma che sono anche strutturati attorno a trame coerenti da best seller di uno scrittore consolidato.

Discendente di Paco Bultó (creatore di Bultaco) e quindi nipote dell'emblematico presentatore e figura sociale Álvaro Bultó; così come il cugino di Sete Gibernau. Rafael risale a diversi rami del suo albero genealogico e integra magistralmente le sue circostanze con uno romanzato che racchiude, con quel punto di leggenda tra tutti i tipi di avversità, la natura epica delle saghe familiari nel mondo degli affari in tempi avversi.

I 3 migliori romanzi consigliati di Rafael Tarradas Bultó

L'erede

Un maestoso landau avanza in direzione dell'imponente feudo del Marchese. A soli sette anni, la piccola Josefa inizia a lavorare come domestica in casa, incapace di immaginare come la sua presenza cambierà per sempre la storia di due potenti famiglie. 

Trent'anni dopo, i Marchesi sono costretti a scappare di casa e ad abbandonare la loro più che comoda posizione sociale. Non saranno gli unici, perché il Sagnier dovrà andare in esilio e altri, come Antonio, povero ma idealista, cercheranno di ribaltare la società. Tutti loro, difendendo i loro ideali, sono ignari del destino capriccioso che li unisce attraverso un legame potente e un segreto sorprendente.

Barcellona, ​​San Sebastián, Madrid, Gijón o Teruel sono le ambientazioni di questa affascinante storia di amore, coraggio, lealtà e tradimento, basata su eventi reali, che rivela come in un mondo in cui la lotta per la sopravvivenza tira fuori il peggio l'amore dell'essere umano è una forza potente capace di farci superare le più grandi avversità.

La Valle degli Arcangeli

Barcellona, ​​​​primavera 1864. Gabriel Gorchs, l'unico figlio del barone di Santa Ponsa, vive nel palazzo gotico scuro della sua famiglia. Mentre pianifica come cambiare la sua fortuna, riceve una lettera che lo informa che la tragedia lo ha reso l'erede di un'importante piantagione dei Caraibi. Anche se esita, capisce subito che si tratta di un'opportunità unica per lui. Pepa Gómez, invece, cresciuta nella miseria e nei maltrattamenti, ma bella, intelligente e determinata, ha trovato lavoro in un grande palazzo della città. Inventando come continuare a scalare socialmente, la sua decisione di farsi strada senza pensare agli altri causerà un errore di calcolo che la costringerà a scomparire e fuggire.

Entrambi coincidono a bordo del Santa Grazia, un favoloso clipper, che è il modo più veloce per attraversare l'Atlantico. Il loro destino attende i due, la Valle degli Arcangeli, dove gli zuccherifici del Viader, del Serrano e dell'Abbad hanno convissuto in armonia e opulenza fino al primo di una serie di omicidi.

Una storia che, sullo sfondo della profonda ingiustizia del sistema schiavista, dei rantolo di morte dell'impero spagnolo e della bellezza di un paesaggio paradisiaco, ci racconta l'abisso tra poveri e ricchi, tra padroni e schiavi, e la il potere delle passioni e l'ambizione sconfinata di una donna venuta a sconvolgere tutto.

la voce dei coraggiosi

I grandi imperi dittatoriali possono essere abbattuti solo dalla resistenza inserita nel cuore dello sciame. La tensione narrativa è assicurata in una trama che ci colloca all'interno del nazismo. È lì che viene messo alla prova il coraggio di coloro che cercano l'implosione come piano necessario per il futuro del mondo.

Baviera, Germania. Il castello di Fallstein è uno dei più sontuosi della zona, ma lungi dall'essere un rifugio di pace lontano dal fronte, Hilda Sagnier ha visto come la guerra e le sue conseguenze sono entrate con forza nelle sue sale, come suo marito, il prestigioso conte bavarese di Fallstein, è stato completamente sedotto da Hitler. Determinata a lottare per ciò in cui crede, la contessa non esiterà a rischiare la vita, superare i propri limiti e fingere di essere chi non è per aiutare i perseguitati del regime.

Nel frattempo, a Barcellona, ​​i nazisti iniziano a intrattenere José Manuel, ma l'uomo d'affari sa esattamente qual è il suo obiettivo. Lui, che era una spia durante la guerra civile spagnola, non impiegherà molto a farsi coinvolgere nella missione più segreta e più importante, missione che lo porterà a mescolarsi con l'élite tedesca e a interagire con l'alta società di Potsdam. Lì, dove tutti si rilassano e parlano troppo, la spia deve trovare e distruggere l'arma in cui i tedeschi confidano per la loro vittoria.

Hilda e José Manuel, due spagnoli nel cuore del Terzo Reich, scopriranno che, in tempo di guerra, nessuno è chi dice di essere e che a volte l'urgenza e il pericolo sono i migliori alleati per far emergere l'amore e i veri sentimenti.

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