I 3 migliori libri di William Golding

Per quanto ne so, il Premio Nobel per la letteratura sarà sempre in debito con la narrativa di fantascienza. A parte casi come il suo William Golding che ha utilizzato in alcuni dei suoi romanzi l'ambientazione o un marcato sfondo di trama fantascientifica, o anche Doris Lessing che ha anche vinto il premio Nobel per la letteratura avendo scritto una serie completa di CiFi come Canopus in Argos, nessun altro autore orientato in nessuna fase alla fantascienza è stato fatto con questo riconoscimento mondiale delle lettere. Nemmeno se stesso Julio Verne...

Quindi, almeno, quelli di noi che comprendono questo genere CiFi come uno dei primi in letteratura, devono accontentarsi di riconoscere i due riconoscimenti sopra menzionati come una sorta di cenni indiretti al genere.

Perché, approdando già al caso Golding, se la gloria di questo autore si basa su un libro specifico, ovvero Il signore delle mosche, una distopia sociologica dove gli esseri umani possono rifare fin dalla prima età le proprie strutture di convivenza, senza ulteriori indugi fattori condizionanti... Poi approfondirò le sfumature di questo grande romanzo, quando arriverò alla classifica dei...

I 3 migliori romanzi consigliati da William Golding

Il signore delle mosche

Iniziare a scrivere il tuo capolavoro deve avere un punto paradossale. Hai saputo raccontare una storia a tutto tondo... Cosa ti resta da fare nella letteratura? Fortunatamente per Golding, il riconoscimento del romanzo arrivò anni dopo e, probabilmente, proprio grazie a questo tardivo riconoscimento, lo incoraggiò a creare nuovi romanzi per raggiungere il grande pubblico.

Ma la verità è che sì, la proposta era ottima e il risultato soddisfa le aspettative. Alcuni ragazzi hanno perso su un'isola dopo un incidente aereo. Abbastanza giovani da non aver interiorizzato tutti i difetti ei vizi sociali, abbastanza grandi da capire che la loro sopravvivenza dipenderà dalla loro organizzazione.

Un romanzo molto interessante dotato di un'azione frenetica e di un saggio antropologico sulla politica, la convivenza, l'organizzazione sociale, i conflitti e, soprattutto, una grande ideologia sugli esseri umani in generale. Un romanzo perfetto per giovani, adulti e anziani.

Il signore delle mosche

Martin il naufrago

Con le fecce del suo grande romanzo, e forse influenzato da somiglianze tematiche intorno al mare, la lontananza della civiltà e la solitudine di un altro grande romanzo come Robinson Crusoe, Golding è stato incoraggiato qualche anno dopo con questo romanzo.

Certo, gli oltre vent'anni della storia di Crusoe si riducono in questo caso a concentrare il maggior carico di tensione che la solitudine suppone, la lotta contro gli elementi naturali che sembrano non riconoscere l'umano come uno dei suoi membri, così come il l'essere umano non è in grado di relazionarsi utilmente con il proprio ambiente senza risorse "fabbricate".

Martín lotta per sopravvivere e sopravvivere, perché in questo romanzo Golding porta una connotazione speciale della lotta interiore quando la solitudine incombe su di noi.

Martin il naufrago

Riti di passaggio

All'inizio del XIX secolo, in un'Europa coinvolta in uno dei suoi primi grandi conflitti, le guerre napoleoniche, diversi viaggiatori su una nave diretta in Australia ci raccontano le loro esperienze in quel blog dall'altra parte del mondo.

Sotto un filo epistolare, alcuni di coloro che intrapresero l'avventura verso quel nuovo mondo compongono un interessantissimo mosaico tra l'avventura e l'analisi sociologica di quei tempi di marcate differenze tra le classi.

Una bella storia delle ragioni di un simile viaggio l'uno dall'altro. Gli oscuri interessi economici e politici di alcuni e la fede in una nuova terra da abitare di altri. Un viaggio emozionante nel senso della propria avventura ma anche, grazie alla capacità dell'autore, di trasmettere proprio quella, tante altre emozioni di viaggiatori agli antipodi.

Riti di passaggio
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