I 3 migliori libri di Ayn Rand

Quando un filosofo piace Alisa Zinovievna orienta gran parte della sua carriera letteraria alla narrativa, possiamo essere sicuri di godere di storie cariche di simbolismo. Solo nel caso di questo autore, al riparo dietro il pseudonimo di Ayn Rand, non è assorto nell'allegorico ma parte da un più crudo realismo condito da intense esplosioni di umanesimo.

Nella bibliografia narrativa di Rand si attraversano scenari variegati che a volte puntano al distopico o che affondano le loro radici nell'esistenziale, seminati da quella coscienza cronica di ogni pensatore dedito alla causa di proporre storie.

Non invano questo autore è l'erede dei grandi narratori russi Cechov, Dostoevskij o Tolstoj, quelle sorgenti di gelido realismo, di personaggi scolpiti sul freddo marmo della sopravvivenza.

Ma Ayn Rand ha iniziato a pubblicare le sue opere già installate negli Stati Uniti dopo la fuga giovanile dalla Russia nella quale ha forgiato la sua impronta narrativa. E ciò determinò la natura ibrida delle sue storie, con l'evocazione dei suoi giorni bui nella Russia della rivoluzione bolscevica.

Un segno differenziante che, come dicevo, avrebbe portato anni dopo nei suoi romanzi e poi nei saggi puramente filosofici. Parcheggio quella trama di teorizzatore, in cui Ayn ha stabilito nuove correnti di pensiero, ci concentriamo sulla sua figura di romanziere.

I 3 migliori romanzi consigliati da Ayn Rand

Ribellione dell'Atlante

Un romanzo che nasce dalla stanchezza nei confronti del comunismo, o meglio dalla sua deriva storica autoritaria. Grazie alla sua conoscenza dei metodi di questo tipo di regime, Ayn Rand ha magnetizzato i lettori americani, e del resto del mondo, con una trama molto vivace, molto intensa nel suo approccio inquietante.

Sullo sfondo dei mali sociali di ogni sistema politico, vediamo lo scenario desolante di una grande crisi negli Stati Uniti. I beni cominciano a scarseggiare e la sopravvivenza diventa routine.

Il vecchio dilemma tra interventismo statale e liberalismo economico ci pone in quella difficile posizione di equilibrio impossibile quando la stupidità della classe politica rende ancora più impossibile la ripresa di una società in declino.

Perché quando l’economia va in declino, si vede il peggio degli esseri umani. Con l'indubbio tocco di un thriller sociologico, l'autore ci introduce a riflessioni profonde. Non esistono salvatori né ricette magiche di fronte alle avversità, magari piccoli eroi che illuminano la strada con atteggiamenti trasformativi ed esemplari.

Ribellione dell'Atlante

La primavera

Il romanzo che ha catapultato un autore che, fino ad ora, stava passando per le ombre di ogni scrittore che brama il colpo di fortuna. Il protagonista di questa storia di Howard Roark, architetto di professione. Una suggestiva metafora di questa gilda come elemento di costruzione della città. Ma di fronte al costumbrismo e all'inerzia che prevale in tutti i campi, Howard cerca di essere innovativo, di contribuire con la sua visione più creativa a rivoluzionare tutto.

Visto come un giovane ambizioso ma indubbiamente testardo, Howard dovrà inserirsi come uno in più, ardente di colore tra il grigio delle convenzioni. Tutto sembra cospirare contro la sua ferrea volontà di proporre cambiamenti, dai suoi colleghi alla cerchia più vicina e per estensione allo stesso governo, che restringe la sua azione ai circoli ristretti dell'interoestablishment.

Da Howard si va avanti in un approccio che va ben oltre quell'azione alla ricerca dell'uscita per l'alienazione che intrappola Howard. Perché l'obiettivo finale della narrazione è rivelare quella discrepanza tra l'individuo e il generale. Quell'assunto dell'abitudine come il bene, sotto le premesse della paura del cambiamento.

La primavera

Quelli che vivono

Forse un romanzo autobiografico con l'intento di chiudere i capitoli precedenti. Dal suo arrivo negli Stati Uniti negli anni 'XNUMX, l'autrice ha impiegato un decennio per pubblicare questo debutto.

Immersa nel suo nuovo contesto vitale e con lo sguardo ampio del tempo trascorso, l'autrice si dipana nei personaggi di questa storia, abitanti del regime sovietico e aspiranti a quote di libertà impensabili in quel mondo segnato ad ogni angolo da slogan che sapeva bene decifrare George Orwell, soprattutto nella favola allegorica "La fattoria degli animali". In questa occasione lo scrittore non scherza con le allegorie e ci offre un racconto crudo sull'impossibile di fronte alle ingiustizie rese legge.

Quelli che vivono
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1 commento su "I 3 migliori libri di Ayn Rand"

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